Al Ministro della Salute
Oggetto: Intensificare, diffondere e sostenere la terapia domiciliare Covid-19.
La scrivente Associazione riceve numerose segnalazioni da infermieri e medici impegnati in prima linea per la lotta e la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2 a livello nazionale.
E’ nostra mission tutelare il diritto dei ns. associati e della categoria infermieristica e ostetrica che rappresentiamo, perciò, studiando il fenomeno epidemiologico anche sul piano clinico, perché riverbera sul nesso di causalità giuridica dell’obbligo vaccinale che contestiamo, Le significhiamo che non può dubitarsi dell’efficacia di una terapia farmacologica tempestiva e positivamente sperimentata sul campo, basata sull’efficacia e la selettività dei farmaci già in uso per altre patologie clinicamente affini al quadro sintomatologico classico del Covid-19.
L’uso del “vaccino” (che vaccino non è perché è un farmaco già conosciuto in ambito neoplastico) non può continuare, sia perché sarà impossibile raggiungere l’utopica immunità di gregge in un mondo globalizzato, sia perché la vaccinazione a macchia di leopardo scatena mutazioni di resistenza immuni al vaccino, sia perché la spike indotta dal vaccino si sta dimostrando dannosa e infausta.
Per tali motivi, questa Associazione, unica organizzazione sanitaria esclusivamente fuori dal coro e non allineata, come tutte le altre e come tutti i sindacati, alla campagna vaccinale, Le chiede di non abbandonare i cittadini che non concordano con la politica governativa e con le prime donne della TV, di rendere disponibile a coloro che non opteranno mai per la soluzione vaccinale, le tecniche farmacologiche domiciliari accreditate e già in uso (V. per esempio www.terapiaomiciliarecovid19.org) insistendo sul trattamento extraospedaliero perché protettivo e non rischioso per i soggetti fragili (sovente i pazienti ricoverati rischiano superinfezioni nosocomiali e sopportano maggiori rischi).
Ritengo che le cure domiciliari siano l’unica vera strada percorribile per combattere efficacemente il COVID-19, ma non solo, anche in considerazione di una lunghissima battaglia che ci attende dietro l’angolo, ritengo che da ottobre, visto che la storia insegna e dobbiamo prepararci fin d’ora per affrontare altri flagelli che si stanno addensando all’orizzonte, ci saranno acutizzazioni diffuse per il mutevole e rapido adattamento virale che presentano queste nuove forme pandemiche.
Auspico un celere quanto significativo riscontro per il bene della popolazione tutta.
Con osservanza.
Il Dirigente
Dott. Mauro Di Fresco
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