L’Associazione Avvocatura Degli Infermieri stravolge il Ministero e va affossare una legge che va contro l’Unione Europea
Una battaglia durata due processi e durata un anno e 8 mesi.
Nulla da fare per l’ospedale di Vimercate (ASST) che si è ostinato, fino alla fine, a non pagare le ferie maturate da un infermiere che, di punto in bianco, aveva deciso di licenziarsi.
L’ospedale ha sostenuto la legge italiana che vieta il pagamento delle ferie maturate e non consumate per i dipendenti pubblici, se non per colpa del datore di lavoro.
Invece, l’A.A.D.I. ha sostenuto che il pagamento deve essere sempre effettuato a meno che il lavoratore non le rifiuti per iscritto.
Tale regola nasce da una profonda disamina dell’istituto che ha coinvolto lo Studio legale dell’A.A.D.I. che, così, è sbarcato nel diritto del lavoro internazionale, dimostrando eccezionali capacità giuridiche nella materia che supera anche i confini italiani.
Ma poi cosa è successo?
Il tribunale ha dato torto all’A.A.D.I., ma convinti della propria interpretazione legislativa e giurisprudenziale, il rigetto è stato impugnato e con grande maestria argomentativa, sorretta dalla esegesi dell’art. 243 TUE nonché dalla ratio deterrente del mercimonio feriale, l’A.A.D.I. ha stravinto.
Oggi si è esposta l’arringa e accompagnando la giurisprudenza internazionale, spiegata in applicazione al diritto italiano, con opportune note di trattazione scritta depositate 10 giorni fa, si è passati dal D.Lgs. n. 66/2003, argomentando la ratio legis delle ferie, al diritto interno art. 2109 C.C. e poi alla gerarchia delle fonti di diritto che, per la ns. Costituzione, prevalgono.
Quindi, al termine dell’udienza (verso le ore 11:00 di stamattina) e dopo soli 10 minuti dalla fine, è stata letta la sentenza:
ACCOGLIMENTO TOTALE, risarcimento pieno e condanna alle spese legali.
Comments