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OPI invita alla vaccinazione No-Vax e gli chiede anche 10 Euro!

Non è un film di fantascienza, ma la triste realtà.


Ad un’infermiera sono state chieste 10 euro in calce all’invito di vaccinazione previsto dalla legge, ma c’è un problema: per ogni comunicazione vaccinale la povera infermiera dovrà sborsare 10 euro per aver disturbato l’Ordine che, per legge, le ha inviato un PRESTAMPATO (neppure l’hanno scritto personalmente per lei).


La normativa sul Covid-19 stabilisce, per esempio, sui certificati di esonero e differimento, che si debbano redigere gratuitamente, ma nulla dispone per le lettere che l’O.P.I. invia ai propri iscritti, anche se pagano regolarmente il contributo.

L’Associazione Avvocatura Degli Infermieri ha chiesto lumi, anche alla Presidente della FNOPI, per sapere se nella quota di iscrizione sono incluse le spese postali, oppure devono essere sostenute a parte e di sapere, anche, quali sono le ulteriori spese che l’iscritto deve sostenere nei rapporti con il proprio Ordine.


L’Associazione Avvocatura Degli Infermieri vuole sapere se le bollette per la luce, l’acqua e il gas delle sedi O.P.I. devono essere pagate direttamente dagli iscritti, magari da chi attende in sala d’aspetto e costringe l’O.P.I. ad accendere la luce oppure da chi si trova in sede e chiede un bicchiere d’acqua.

Se l’O.P.I. si trovasse nei piani alti, si vuole sapere se le spese condominiali per l’ascensore sono a carico dell’infermiere che lo usa per recarsi all’Ordine.

Rimaniamo in attesa di un riscontro.





 

Chiarimenti spese postali invito a vaccinazione


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