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Reintegrata l'infermiera licenziata per vaccino

INFERMIERA NON VACCINATA SOSPESA E LICENZIATA: L’Associazione Avvocatura Degli Infermieri la fa reintegrare con un risarcimento di 22mila euro oltre altri danni

Straordinaria sentenza del Tribunale del Lavoro di Roma pubblicata ieri (16 maggio 2023) sulla scorta di una particolare esegesi studiata da tempo in maniera approfondita dall’Ufficio legale dell’A.A.D.I..


L’infermiera era stata sospesa perché non vaccinata ma dopo aver ottenuto l’esenzione, ha continuato, nonostante le diffide dell’A.A.D.I., ad essere sospesa per poi subire un licenziamento scritto nella busta paga ad aprile 2022.

Secondo l’esegesi del responsabile dell’Ufficio legale dell’A.A.D.I. che ha preparato il Ricorso, il licenziamento riportato sulla busta paga non risponde alle esigenze richieste dalla legge che stabilisce l’atto scritto, per cui si verteva nel vietato licenziamento orale da ritenersi nullo, anche perché la giurisprudenza di legittimità pretende che il licenziamento sia comunicato in “modo univoco e chiaro”.


Alla prima udienza, il giudice, incerto sulla novità dell’istituto, ha insistito che la lavoratrice accettasse un risarcimento bonario di soli mille euro, ma l’A.A.D.I. l’ha convinta a desistere.

Probabilmente il giudice non aveva letto il Ricorso perché fissata l’udienza di discussione, nella quale la lavoratrice si è riportata integralmente al Ricorso, ha emesso l’ordinanza di accoglimento condannando il datore di lavoro ad integrare l’infermiera nel posto di lavoro oltre al versamento delle retribuzioni non percepite (21.880,00 euro) e 8.000 euro di spese legali.


Ma l’Associazione Avvocatura Degli Infermieri aveva anche chiesto ulteriori danni di immagine e di chance dovuto al rifiuto dell’azienda di far rientrare la lavoratrice nel suo posto di lavoro quando l’A.A.D.I. trasmise l’esenzione a favore dell’iscritta.

Pertanto, avendo deciso sulle questioni di urgenza, a dicembre prossimo si procederà nella causa per accertare e determinare i danni da discriminazione no vax.


Grande vittoria, primo caso in Italia di risarcimento per danno da discriminazione no vax!

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