Il Governo ha previsto il bonus di 100 euro per tutti i dipendenti sia pubblici che privati.
(D.L. 9 agosto 2024 n. 113, art.2-bis, convertito con modifica dalla legge 7 Ottobre 2024, n 143).
PRIMA DI CHIEDERLO, VERIFICA SE NE HAI DIRITTO
Requisiti
Nel 2023 devi avere avuto un reddito complessivo non superiore ai 28.000 euro lordi.
Devi avere il coniuge a carico oppure un figlio a carico (o entrambi a carico).
Informazioni: Avere un soggetto a carico significa averlo fiscalmente a carico, cioè nella busta paga devono risultare le detrazioni fiscali per il coniuge e/o il figlio.
Domanda per il bonus:
Devi presentare al tuo datore di lavoro la richiesta per il bonus secondo il modello di autocertificazione (D.P.R. N. 445/2000).
Verifica se l’amministrazione abbia già messo a disposizione un modello nel portale del dipendente oppure invia la richiesta via PEC.
Nella richiesta indica che hai diritto al bonus.
Riporta il tuo reddito del 2023 e se hai a carico il coniuge e almeno un figlio, oppure un figlio se sei monogenitore (es. affidatario, vedovo).
Riporta il codice fiscale dei soggetti che hai a carico.
Scarica il modello che abbiamo preparato per te!
ATTENZIONE:
Con la circolare delle agenzie delle entrate del 10.10.2024 avente ad oggetto Articolo 2-bis del decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 ottobre 2024, n. 143 – Disposizioni in materia di benefici corrisposti ai lavoratori dipendenti, sono stati chiariti alcuni dubbi quindi per fare chiarezza si precisa quanto segue:
Per il requisito del reddito ci si riferisce al 2023 per cui erroneamente dall’interpretazione della legge si evinceva che si trattasse dei redditi percepiti 2024 invece l’agenzia delle entrate ha chiarito che il 2024 si riferisce al reddito di imposta ovvero all’anno in cui si procede al conguaglio fiscale, qui il reddito al quale fare riferimento per la domanda è quello percepito nel 2023;
Il requisito del carico familiare si riferisce a quanto segue:
Coniuge non legalmente ed effettivamente separato + almeno un figlio a carico;
Un figlio a carico.
L’Agenzia delle Entrate non dice altro, ma l’ufficio legale dell’A.A.D.I. precisa quanto segue:
Il coniuge a carico non deve essere legalmente separato quindi sono ammesse alla domanda le seguenti situazioni:
Il coniuge deve avere la stessa residenza del richiedente perché la separazione di fatto consiste nel separare la residenza perché ogni coniuge va a vivere separato dall’altro in quanto la coabitazione è un elemento imprescindibile dell’unione coniugale;
Il richiedente può avere il coniuge divorziato o può essere vedovo in questo caso è monogenitore;
Le unioni civili tra omosessuali sono equiparate alla famiglia legale (questo aspetto è precisato nella circolare);
Chi ha un coniuge scomparso che per legge può essere considerato morto solo trascorsi 10 anni dalla scomparsa non può fare domanda a meno che non ha un titolo del tribunale di volontaria giurisdizione che dichiara l'affidamento esclusivo (ma questo è da verificare in un eventuale giudizio).
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